Sanità di genere in ambito oncologico: prevenzione, trattamento e riabilitazione delle patologie correlate al genere. Approcci innovativi per una Sanità di genere.
Un numero rilevante delle numerose malattie che compongono la famiglia "cancro, sono correlate al sesso (maschile o femminile); colpiscono, cioè, le donne o gli uomini, in quanto derivano da organi o strutture correlate al sesso (a causa della loro origine o localizzazione sugli organi genitali, o a causa del loro legame con i "caratteri sessuali secondari"). Queste neoplasie includono il cancro al seno, quello cervicale e ovarico nel caso delle donne, quello della prostata e i tumori del testicolo nel caso degli uomini.
A queste, quasi ovvie, patologie oncologiche potremmo però forse associarne altre non direttamente correlate ad aspetti anatomici o funzionali correlati al sesso ma derivanti da esposizione a sostanze correlate ad abitudini o stili di vita. Ad esempio, il numero crescente di neoplasie polmonari (e delle vie aero-digestive superiori) diagnosticate nella donna, verosimilmente a seguito dell'aumentato consumo di sigarette (uso della sigaretta come "rivalsa sociale" verso il maschio) e il parallelo aumento dei tumori del pancreas. Nonostante i progressi compiuti dalla ricerca medica, i tumori di genere (diretti e indiretti) rimangono quindi un importante problema di salute pubblica in Italia ed Europa, con elevati livelli sia di incidenza che di mortalità.
Lo sviluppo di una cultura attenta alle patologie di genere, eventualmente da raccordare all'attività di "Gender-Related Cancer Units" (GRCU) è da considerare come la migliore ottimizzazione possibile dell'attività multidisciplinare e multiprofessionale, aggiungendo livelli organizzativi adeguati ad una elevata complessità e qualità decisionale sia in fase di prevenzione e trattamento della patologia oncologica, sia in fase di prevenzione delle possibili sequele derivanti dai trattamenti oncologici e di riabilitazione.
