La sperimentazione clinica di un farmaco è un percorso lungo ed impegnativo, sostanzialmente "inefficiente" per il cospicuo numero di molecole che vengono perse per strada, ma è senza dubbio l'unica possibilità per un nuovo composto di affacciarsi sul mercato e migliorare la qualità della vita. Le fasi della sperimentazione sono delle tappe obbligate che permettono di analizzare, in modo progressivamente più metodico e scrupoloso, il profilo rischio-beneficio del farmaco in studio. D'altra parte, la letteratura è ricca di esempi di farmaci ritirati dal commercio per effetti nocivi importanti che, rimasti silenti durante la fase della ricerca clinica, sono riemersi solamente a seguito di un'esposizione prolungata nel tempo al medicinale. La farmacosorveglianza rappresenta dunque il continuum della sperimentazione clinica nonché la fase a cui tutti gli operatori sanitari sono chiamati a contribuire riportando, mediante un sistema informativo strutturato, tutti gli effetti avversi a farmaci e/o vaccini. Il presente articolo ha la finalità di descrivere il complesso viaggio del farmaco dal laboratorio di ricerca al paziente.