Il ruolo della Teleassistenza per la prevenzione della reospedalizzazione dei pazienti cronicamente critici dimessi dalla U.O.C. Pneumologia – UTIP.
La Toscana è una regione in cui si vive molto a lungo e il numero della popolazione sopra i 65 anni si incrementa di un numero sostanziale ogni anno. Le malattie respiratorie croniche sono in aumento, delle quali solo la BPCO rappresenta il 12,7% in questa Regione. L’aumento dell’indice di anzianità insieme all’aumento delle malattie croniche hanno reso necessario l’introduzione di un nuovo modello assistenziale, in cui un professionista sanitario di riferimento ha la responsabilità di pianificare e facilitare il coordinamento delle cure del paziente. Per i soggetti affetti da malattie respiratorie croniche la fase post-dimissione è la più delicata, caratterizzata da alto rischio di reospedalizzazioni e mortalità, quindi con l'obiettivo di ridurre l’incidenza di tali eventi, nella U.O.C. di Pneumologia e U.T.I.P. dell’Ospedale San Donato di Arezzo, ai metodi assistenziali convenzionali domiciliari, si è affiancata la telemedicina, coordinata da un infermiere Case Manager. Questa figura è un supporto integrativo di riferimento che promuove, in equipe multidisciplinare, un rientro al domicilio in tempi brevi con l’ottica di razionalizzare e valorizzare le risorse umane strutturali e strumentali, promuovendo un sistema di qualità ed efficienza centrato sul paziente e i familiari soprattutto nei casi in cui il paziente abbia difficoltà ad accedere ai punti di cura e/o risulti dipendente da supporto ventilatorio artificiale.